Le origini e lo sviluppo del Randori

A cura di Yoshiaki Todo (Tsukuba University)
Traduzione a cura di P. Crugnola

Da dove proviene il randori? E‘ comunemente noto che fu Jigoro Kano a svilupparlo, ma é veramente così? Questi, i risultati di una ricerca condotta sia sulle origini, che sullo sviluppo di tale pratica:

Randori al Kodokan ai primi del '900. <br />I due maestri sono Yokoyama a sx e Mifune a dx.
Randori al Kodokan ai primi del ‘900. I due maestri sono Yokoyama a sx e Mifune a dx.

* Uno dei precursori del randori fu la scuola di jujutsu Kito Ryu fondata da Senai Ibaragi, che fu attivo durante l’era del terzo shogun Iemitsu. Ibaragi diede grande importanza agli agili movimenti del Kito Ryu che classificò come tai, sha (tecniche di lancio) e uke.

* Il randori si sviluppò di pari passo con la pratica. Un esempio é il nokori-ai, un metodo in cui uke attacca tori se questi non riesce a proiettarlo in kata-geiko. Seibei Suzuki, il 5° maestro di Kito Ryu alla fine dell’era Tokugawa, usò originariamente il termine randori e randori divenne il normale metodo del kobusho.

* Tenjin-shinyo-ryu, uno stile di jujutsu popolare nell’epoca Edo utilizzava il randori come la scuola Kito Ryu. C’erano 16 tecniche comprendenti tecniche di lancio (nage waza n.d.t.) e di strangolamento (shime waza n.d.t.). Poiché la divisa per la pratica del jujutsu aveva le maniche corte, tecniche come tai otoshi non potevano essere usate al contrario di altre come seoi nage o harai goshi che non necessitavano di afferrare parti del vestiario.

* Jigoro Kano, il fondatore del judo, allungò le maniche della divisa del jujutsu con lo scopo di aumentare la sicurezza della pratica; questo gli permise di allargare e cambiare il numero delle tecniche. Per esempio, molte tecniche di te waza (tecniche di braccia n.d.t.) e ashi waza (tecniche di gamba n.d.t.) poterono essere create e sviluppate nel momento in cui fu possibile squilibrare l’avversario grazie alla maggior lunghezza delle maniche.

* Con le tecniche di presa, Jigoro Kano inventò un nuovo modo di praticare a terra in cui i contendenti partivano stando uno di fronte all’altro.

* Jigoro Kano non era molto soddisfatto dei randori un cui i contendenti esibivano più forza che abilità e insistette sempre su un randori basato sull’abilità tecnica.

* Così, guardando indietro allo sviluppo del randori dal periodo Edo ad oggi, l’elemento più determinante fu l’allungamento delle maniche. Dopo di allora, il randori divenne il modo e il luogo più importante per lo sviluppo tecnico della disciplina.

Tradotto dall’inglese da P.Crugnola

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