Masahiko Kimura, l’uomo che ha battuto Helio Gracie

Masahiko Kimura
Masahiko Kimura esegue Ude Garami

Masahiko Kimura (1917-1993), settimo dan all’età di 29 anni, era alto 1.70 e pesava 84 kg

Brasile, 1951

Kimura divenne il campione assoluto di Judo in Giappone a 20 anni. Mantenne questa supremazia per 13 anni senza subire alcuna sconfitta. Nel ’50 abbandonò il Judo per diventare lottatore professionista.

Nel luglio ’51 a Kimura e a due altri compagni venne chiesto di combattere in Brasile. Kimura, allora trentaquattrenne, era accompagnato dal campione universitario di 240 libbre (110 kg) Yamaguchi (allora 6° dan) e da Kado (5° dan). Era una sfida con un esponente del Ju-jutsu: Helio Gracie, campione brasiliano nell’arco di 20 anni. Il vincitore sarebbe stato determinato dal segnale di resa dovuto a strangolamento o leva articolare, oppure da un chiaro knock-out. Ippon e osae-komi non avrebbero avuto alcun effetto sul risultato del combattimento. Durante il combattimento con Kado, Gracie venne proiettato diverse volte. Era in ottime condizioni fisiche e dimostrò padronanza delle ukemi, rompendo le cadute con minime conseguenze. Dopo 10 minuti, Kado decise di attaccare al suolo. Immediatamente, il bravissimo Gracie lo fece svenire per strangolamento, così fu dichiarato vincitore e divenne l’eroe nazionale del Brasile!

Qualche settimana dopo, Gracie sfidò i rimanenti membri della squadra. Yamaguchi rifiutò per paura di ferirsi, ma Kimura accettò. Erano presenti 20.000 spettatori. I sostenitori di Gracie portarono una bara nello stadio perché presumibilmente, Kimura avrebbe dovuto essere ucciso. Erano presenti a bordo ring il Presidente e il Vice Presidente della Repubblica brasiliana.

Durante il combattimento, Kimura proiettò Gracie ripetutamente con Ippon-Seoi-nage, Osoto-gari e Harai-goshi. Fece inoltre uso di tecniche di controllo come Kuzure-kami shiho gatame, Kesa-gatame, Sankaku-gatame. Gracie si dimostrò avversario formidabile rifiutando di arrendersi anche dopo 12 minuti di combattimento cruento. Kimura successivamente portò a terra Gracie con un Osoto-gari seguito da Kuzure-kami shiho. Durante la battaglia che seguì, Gracie cercò di uscire dalla presa a terra facendo ponte, ma cadde dritto nell’ude-garami di Kimura. La leva articolare deve essere stata dolorosa, ma quando Gracie rifiutò di arrendersi, Kimura fece forza e come risultato Gracie subì una frattura al gomito sinistro.

Anche ferito Gracie rifiutò di arrendersi, e così i secondi ‘gettarono la spugna’ e Kimura fu dichiarato vincitore per KO tecnico. Sebbene Kimura avesse in effetti vinto il combattimento, venne riconosciuto che Gracie aveva un grande spirito di combattente. Più tardi Kimura rese omaggio alla tremenda volontà dimostrata da Gracie.

Le più grandi vittorie

Kimura nacque il 10 settembre 1917 nella prefettura di Kumamoto, nel Kyushu. Iniziò a praticare all’età di 10 anni. Alla maggiore età, ancora alla scuola superiore, aveva raggiunto il 4° dan. Nel 1935 vinse i campionati universitari . Contemporaneamente, venne promosso 5° dan per la vittoria ottenuta su 8 avversari consecutivi al Kohaku-shiai del Kodokan.

Nell’ottobre 1937, Kimura gareggiò nel Campionato Assoluto . In semi-finale, fece Ippon di Osoto-gari dopo pochi secondi. Il suo ultimo avversario era Nakashima, già due volte campione. L’incontro era programmato in 40 ‘ (15 + 15 + 10). Nella prima manche nessuno mise a segno punti significativi. Nella seconda Kimura ottenne wazari di Seoi-nage. Sentiva di avere ormai vinto l’incontro, ma Nakashima pareggiò di Uchimata a sinistra. Così finì la seconda parte dell’incontro. Nell’ultimo periodo di 10’ Kimura vinse per Kuzure-kami.

Nel 1938, all’ottavo Campionato Assoluto del Giappone, Kimura arrivò con facilità al quarto turno. Qui il suo avversario era Tashiro, famoso per l’eccellente Kani-basami (ora proibito per pericolosità).

Subito Kimura proiettò Tashiro in Osoto-gari. La tecnica era così potente che Tashiro si ferì alla spalla destra e non poté continuare. Nell’incontro finale Kimura vinse per ippon di Kuzure-kami su Ogawa.

L’anno seguente durante il nono Campionato Assoluto del Giappone, di nuovo Kimura arrivò con facilità al quarto turno. Qui sconfisse Tsujimoto per Tsurikomi-goshi. Poco prima dell’incontro avvisò il suo ultimo avversario che lo avrebbe sconfitto con Osoto-gari. Ironicamente era anche lo speciale di Tokizane. In ogni caso questi non poté niente contro Kimura. Tokizane prese una posizione estremamente difensiva fin dall’inizio dell’incontro e Kimura superò questo tipo di difesa con una combinazione Osoto-gari-Osoto-otoshi. Con questa sua vittoria aveva vinto gli ultime tre Campionati Assoluti del Giappone e gli venne conferito il Trofeo (Championship Flag). E’ stata l’unica persona al mondo a ricevere questo onore.

Tenran-shiai

La successiva grande vittoria fu nel 1940 al Tenran Shiai. Questo era un torneo speciale tra i dieci migliori campioni, che si teneva alla presenza dell’Imperatore . Kimura vinse il primo incontro usando Ushiro-goshi. Nei successivi due vinse per Osoto-gari. L’avversario nelle semifinali era Hirosei, che sarebbe diventato campione nel 1941 (a cui Kimura non partecipò, ma precedentemente lo aveva battuto per waza-ari di O-soto-gari). I suoi primi 5 attacchi non ebbero successo ma, quando Hirosei fu provato, ottenne ippon di O-soto-gari.

L’ avversario finale fu Ishikawa, campione nel 1949 e nel 1950. (Kimura lo aveva sconfitto con Osoto-gari e Tsurikomi-goshi in incontri precedenti). Questa volta Kimura vinse decisamente con Ippon-seoi-nage dopo soli 42″.

Nel 1948 Yoshimi Osawa (9° dan), considerato uno dei migliori tecnici dopo la seconda guerra mondiale e che in passato aveva combattuto nel Campionato Assoluto, sconfisse Yasuichi Matsumoto, 184 cm.per 100 kg. Matsumoto fu campione assoluto nel 1948. La circostanza che contribuì alla vittoria fu che il ‘numero uno’ (e cioè Kimura) non c’era … Kimura non venne invitato in seguito al rifiuto di restituire il trofeo che aveva ricevuto.

Vittorie contro campioni

Nel 1948 al Campionato di Judo del Giappone Occidentale, Kimura salì contro Yoshimatsu. Questi era alto 1.80 e pesava 115 kg. Futuro campione assoluto del Giappone nel 1952, ’53, ’55, non rappresentò alcun problema per Kimura. Che lo sconfisse con awase-waza di Osoto-gari e Ippon-seoi-nage. Yoshimatsu più avanti battè il futuro campione olimpionico Anton Geesink, in 45 ” con Uchimata, durante il 1° Campionato mondiale di Judo. Geesink, olandese, era alto 1.97 e pesava tra i 97e 105 kg. Fu campione mondiale nel 1961 e nel 1965.

All’età di 32 anni Kimura gareggiò nel Campionati Assoluti Giapponesi per l’ultima volta. Vinse il primo turno con Ude-garami. In quello successivo immobilizzò Osawa con Kuzure-kamishiho-gatame. Nelle semifinali, vinse per decisione con Ippon-seoi. L’ avversario finale fu Takahiko Ishikawa, 6° dan del Kodokan e suo grande rivale. Kimura fu più aggressivo, comunque dopo circa tre tempi supplementari e nessuno che segnasse almeno wazari, Mifune (10° dan), che arbitrava, dichiarò entrambi i contendenti campioni (caso unico nella storia dei Campionati del Giappone).

San-bairo-ryoku (’triplo sforzo’)

Il segreto del successo di Kimura è la volontà di allenarsi tre volte. Sotto questo imperativo, alle scuole superiori Kimura faceva 300 flessioni giornaliere.

All’università Takushoku il numero salì a 500. Dopo avere ottenuto la sua prima vittoria, Kimura decise di fare 1000 flessioni non stop per assicurarsi le vittorie future. In ogni caso le flessioni erano solo una piccola parte della dura pratica di Kimura. Durante la sua gioventù, egli praticava 4 volte al giorno, per un totale di almeno 6 ore. Si allenava all’università Takushoku, presso palestre locali, al Kodokan e alle Accademie di Polizia. Spesso praticava con gli alberi, sempre a mezzanotte.

Una volta, Ushijima, due volte campione, venne svegliato da rumori provenienti dal bosco vicino. Scoprì che era Kimura che faceva uchikomi contro un albero. In un’altra occasione, osservando lo strano uchikomi di Kimura, Ushijima chiese: “Stai ancora cercando di uccidere quell’albero?”.

Testimonianze

Masahiko Kimura Sensei, la più grande leggenda del Judo, morì il 18 di aprile 1993, di cancro ai polmoni, all’età di 75 anni.

Toshiro Daigo scrisse: “Ebbi l’opportunità di combattere contro Kimura nell’incontro individuale tra Kyushu e Kansai del 1947… mi permise di attaccare all’inizio, ma poi mi proiettò con Osoto-gari e mi immobilizzò. Era un combattente molto forte”.

Yoshimi Osawa ha detto: ” Combattei contro Kimura nel’ 49, il suo ultimo Campionato del Giappone, al secondo turno, e mi sconfisse con Kuzure-kamishiho… Ricordo che durante le sedute di allenamento mi proiettava regolarmente fuori dalla materassina e sul pavimento”.

Il famoso scrittore giapponese Tsuneo Tomita (figlio di Tsunejiro, 8° dan e uno degli shitenno del primo Kodokan) lodò Kimura come migliore judoka dell’epoca Showa. Scrisse: “Kimura no-mae-ni Kimura naku; Kimura no-ato-ni Kimura nashi”: “nessuno è stato migliore di Kimura; nessuno sarà migliore di Kimura”.

Circa 25 anni fa gli scrissi. Con mia sorpresa rispose immediatamente e incluse dettagli su come perfezionare Osoto-gari. Per me non esiste alcun dubbio sul fatto che egli sia la più grande e umile leggenda del Judo di ogni tempo. Noi tutti sentiamo la sua mancanza.

Tratto da Kyu-shin Do N. 34 del 31 Ottobre 1995

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